La collezione di mobili del museo si è arricchita in questi giorni di nuovi pezzi grazie a un lascito
testamentario del dott. Alfonso Garuti, che a Carpi ha diretto il Museo Civico dal 1972 al 1997, poi
l’Ufficio diocesano beni culturali e il Museo diocesano d’Arte Sacra, fino al 2017.
Fanno parte della donazione una console in noce, attribuibile alla bottega di Vincenzo Mari, intarsiata
al centro con una scena tratta da un’incisione del 1851 di Nicola Ulacacci intitolata “Giotto mentre
dipinge è visitato da Dante”, una cassettina ornata sul coperchio con bordature geometriche e motivi
figurativi, un tavolino rettangolare databile agli anni Trenta del Novecento e una specchierina risalente alla fine del XIX secolo. Molto interessante è anche il raro strumento acquisito dal museo con
la donazione: un calibro in legno intagliato in un unico pezzo.
Le opere lasciate in eredità al Comune di Rolo contribuiscono a valorizzare la raccolta di mobili e
attrezzi del museo, per il quale, fin dalla sua nascita, le donazioni di beni effettuate da persone generose e amanti dell’arte e della cultura costituiscono un’importante risorsa.



